Impero Manden: un'alternativa africana?

Per liberarsi dal giogo coloniale, l'Africa deve guardare al suo passato

Per liberarsi dal giogo coloniale, l'Africa deve guardare al suo passato

Mercoledì 4 Ottobre 2023

In un momento in cui l’unità federale è fortemente sostenuta dalle giovani generazioni africane dell’Africa occidentale, è tuttavia importante stabilire come potrebbe essere strutturata questa federalità in questione. In termini di federalità, l’africano deve scegliere tra il modello di governo americano o il modello imperiale ancestrale.

Per un sistema afrocentrato alternativo alla democrazia

"Vegliate sulla Patria / Praticate il mutuo aiuto / Ognuno è libero di agire rispettando i divieti delle leggi della propria Patria / Non offendete mai le nostre donne, le nostre madri / Le donne, oltre alle loro occupazioni quotidiane, devono essere associate a tutti i nostri governi."
Estratti dalla Carta Kouroukan Fouga del 1235

Dopo la sua ascesa, l'Imperatore Sundiata Keita, che fondò la Manden Kurufa (Federazione Manden o semplicemente Impero Manden) nel 1235, riunì gran parte della gerarchia popolare in un'assemblea all'interno della quale tutto un sistema di norme sulla vita cittadina, i diritti e le funzioni dei cittadini all’interno del Manden fu istituito sotto quella che viene chiamata la “Carta di Kouroukan Fouga” (o Carta Manden). Questo sermone consolidato, intrinsecamente ancorato alla Tradizione, è considerato dalla storia contemporanea come una delle costituzioni più antiche e certamente come la prima carta dei diritti umani prima di quelle apparse in Occidente. Questa carta di Kouroukan Fouga regolava la vita individuale, collettiva, economica e politica. Riguardava la difesa della patria, la giustizia sociale, l'uguaglianza, la difesa della vita, il matriarcato che attribuiva alle donne un ruolo centrale nella società, l'ecologia e così via.

Oggi, l’Africa ha bisogno di un nuovo modello governativo, la democrazia nella visione occidentale si è rivelata in realtà una demon-crazia, un sistema deleterio che non è in armonia con le realtà endoafricane. Rivedere i modelli socio-politico-economici presenti nell’Africa del passato diventa più che mai necessario. La nascita di un sistema federale in Africa occidentale deve tenere conto di questa realtà. Ecco perché è necessario il consolidamento di un potente Impero nell'Africa Occidentale, che dovrà estendersi progressivamente su tutto il Continente, dando così vita a quella che io chiamo ImperAfrika, cioè l'Africa Imperiale. Il Nuovo Manden, che vedrà naturalmente l’unione di Stati come Mali, Guinea, Burkina Faso ed altri, dovrà quindi recuperare modelli ontologico-politici coerenti con le proprie società ancestrali. Pertanto la Carta Kouroukan Fouga costituirà la base. Questa Tradizione della Carta di Kouroukan Fouga permetterà anche di sostituire il concetto occidentale di costituzione secondo cui è l'uomo moderno al potere che deve pianificare e strutturare le regole della Nazione, a volte contro la volontà del Popolo.

Conservatorismo rivoluzionario africano nel XXI secolo

Il Nuovo Manden nascerà attraverso una rivoluzione nel suo significato etimologico originario e non stravolto dalla grammatica moderna. Rivoluzione deriva da “revolutio” che in latino significa ritorno. Nella sua etimologia originaria rivoluzione significa guardare indietro, verso tutto ciò che è iniziale e primo. La nuova generazione africana dovrà quindi avvicinarsi al concetto di “Rivoluzione Conservatrice”, ma nella sua accezione africana. D’altra parte, nell’Africa occidentale, esiste un concetto noto come “sankofa”. Sankofa per il maestoso popolo Akan è un concetto che rimanda alla necessità di guardare al passato, di guardare alle radici per proiettarsi verso il futuro. In un Panafricanismo nel XXI secolo (in fase di elaborazione epistemologica) che opterà per un impero continentale (dopo aver inizialmente costruito imperi/regni regionali come fase di transizione), il concetto di sankofa sarà davvero il nome africano che daremo alla rivoluzione conservatrice nel suo senso africano. Un concetto di sankofa che rappresenterà l'ancestrale imperialità africana, contrapposta alla democrazia nella sua forma esogena, esaltando il ritorno alla grandezza e all'eroismo del popolo. Un Nuovo Manden (così come un'ipotetica ImperAfrika) se sarà costituito come un Impero avrà quindi come forma di governo la regalità africana ancestrale. Ma questa ancestrale regalità africana non deve in alcun modo essere confusa con le monarchie europee. La regalità africana ancestrale si basa su un legame rigoroso con la Tradizione, laddove la monarchia europea è stata in alcuni casi infiltrata da reti oscure come la Massoneria. La regalità ancestrale africana si basa sull'interazione diretta tra il Mansa (ߡߊߣߛߊ), cioè l'Imperatore, un consiglio di anziani tradizionali, un collettivo di donne tradizionali e il Popolo, laddove nella monarchia europea regna l'autocrazia. La regalità africana ancestrale rifiuta l’ingiusto, mentre nella monarchia europea la disuguaglianza e l’ingiustizia non sono neppure così latenti. La regalità ancestrale africana deve essere subordinata alla “supremazia di Dio” (concetto Adinkra dell’Akan) e mettere avanti la strutturazione di un governo metafisico.

La rinascita africana dipenderà anche dalla capacità di promuovere quella che io chiamo “Afrofonia”  con l'alfabeto N'ko, un alfabeto dell'Africa occidentale inventato dall'erudito guineano Solomana Kante, alfabeto erede di sistemi di scrittura dell'Africa Imperiale pre-coloniale. Mettere in risalto le lingue dell’Africa occidentale più diffuse accelererà il processo di indipendenza linguistica (c'è questa volontà di sovranismo linguistico, d'altronde, tra la gioventù africana). Non meno importante è anche il rinnovamento dell’economia. Da quest’ultima dipenderà la piena indipendenza. Liberarsi definitivamente dal franco CFA e iniziare a stampare una moneta sovrana dell’Africa occidentale, che potremmo chiamare “wari” (ߡߊߣߛߊ), che significa moneta in lingua bambara, deve essere imperativamente un modo per procedere verso la sovranità economica.

Un Impero Manden escatologico nel XXI secolo come inizio, l'ImperAfrika come obiettivo finale

Il Nuovo Manden Imperiale escatologico qui illustrato non può che essere un inizio per la resurrezione del continente Farafina (ߝߊߙߊߝߌߣߊ), che significa Africa nelle lingue di discendenza Manden. Ma l’obiettivo del Panafricanismo di ieri e del Panafricanismo nel XXI secolo è e sarà sempre l’Unione Continentale di Farafina , quindi la costruzione dell'ImperAfrika, un potente Impero economico e politico sognato dall'Antenato Marcus Mosiah Garvey e da tutti i suoi successori. Osserviamo, tra l'altro, che il Mali governato da Assimi Goita, il Burkina Faso governato da Ibrahim Traoré, il Niger governato da Abdourahamane Tchiani hanno firmato l'Alleanza degli Stati del Sahel (AES), con l'obiettivo di difendersi in modo congiunto dinnanzi alle minacce esogene materializzate dal terrorismo (che non è altro che la prole del neocolonialismo). Niger, Burkina, Mali facevano parte, tra gli altri Stati, dell'Impero Manden del 1200, così come dell'Impero Wassoulou di Samory Touré di fine '800 (erede dell'Impero Manden). Hanno Storia, Cultura e Patrimonio comune. Speriamo dunque, che l'AES, sia una via verso la consolidazione del Nuovo Manden Imperiale escatologico qui illustrato, sotto l'egida di regimi nazional-rivoluzionari/conservatori rivoluzionari africani, e in seguito verso l'ImperAfrika.

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