Nemico di classe (Razredni sovražnik) è una pellicola del 2013 diretta da Rok Biček. Il film rappresenta bene lo stallo ideologico in cui ci troviamo oggi e che qui così spesso cerchiamo di catturare da vari punti di vista. In questo caso abbiamo a che fare con la storia di un professore di tedesco da poco inseritosi nella vita di una moderna scuola superiore, permissiva ed affrancata da ogni austerità.
La trama gioca sulla presentazione della figura del professore come autorità opprimente contro cui per gli studenti è doveroso ribellarsi. Ben presto però diviene palese che è la stessa rivolta dei ragazzi a declinarsi nei termini di una falsa ribellione, in grado di trovare una sponda insospettata proprio nell’istituzione scolastica rappresentata dalla preside. Un'ottima immagine della postura che il potere adotta oggi: la legittimità della sua appropriazione viene guadagnata attraverso l’esaltazione di sé in quanto vittime, così da contrapporvi la figura del maestro riducendola a quella di carnefice.
Un vero maestro – oggi come sempre – ci pone a confronto con la nostra libertà, precludendoci le vie di fuga da quest’ultima. Le modalità con cui tale operazione è descritta nel film – e la riflessione collettiva che dalla sua visione può scaturire – sono degli ausili importanti per la strutturazione condivisa di quella alternativa visione del mondo che da tempo ormai sappiamo di voler guadagnare.