Goebbels era un dilettante, Bernys una mammoletta, Lippman un principiante. L'Huffington Post batte tutti e si annovera come quotidiano del mese al Ministero della Verità.
Non c'è confronto, no, non ce ne è per nessuno. George Orwell osserva ammirato dall'aldilà.
Affermazioni e negazioni, approssimazioni, stravolgimento della verità. C'è tutto in questo titolo per generare dissonanza cognitiva ed aprire la famosa finestra di Overton. In fondo che male c'è a servirsi dei nazisti per sconfiggere un "male superiore"? Lo stesso principio usato pochi mesi addietro per giustificare le costruzioni delle mura anti-migranti in Polonia. L'Europa è accogliente, ma pur di metterla in quel posto alla Bielorussia e gravarla di profughi che sognano l'Europa tiriamo su dei muri e i migranti li usiamo contro Lukashenko.
È l'Europa democratica e solidale, l'Europa delle frontiere aperte e dei diritti civili. In Europa, tra qualche lustro, potrete sposarvi un albero, lasciare l'eredità al vostro cane, cambiare sesso in un batter d'occhio, fare figli in provetta, ma non potrete pensare, no, non potrete più soltanto ragionare, non vi sarà più consentito. Istituiranno il reato opinione (come già fanno con i russi che non prendono posizione contro Putin), arriverà la psicopolizia...
E così si apre la strada, imponendo visioni di mondo strampalate e contradditorie, avallate, imposte, da articoli infami come questo in cui si nega la realtà oggettiva dei fatti.
Il marciume occidentale "puzza che accora", come si dice a Roma. Il lezzo si propaga per le strade come se ci fossero le fogne a cielo aperto. Le reiterate e conclamate menzogne vengono a galla minuto dopo minuto, e c'è un popolo addormentato, narcotizzato e pericoloso pronto a scattare a molla all'ordine dei padroni.
C'è da rimettere in carreggiata questo paese e urge correre, perché questi fanatici servi di Davos ci stanno trascinando verso una pericolosissima deriva.