"Ieri è esondato un torrente che non era mai esondato da quando erano stati fatti, anni fa, decenni fa, interventi di mitigazione importanti. L'ultima volta che è esondato credo che io avessi cinque, sei o sette anni e non erano ancora stati fatti quegli interventi. Dopo gli interventi non era più successa un'esondazione."
Queste parole pronunciate stamattina in diretta su La7 non sono le considerazioni di un passante colto alla sprovvista, ma sono le dichiarazioni di Matteo Ricci. Per chi non lo sapesse, Matteo Ricci è da nove anni sindaco di Pesaro e prima, per cinque anni, è stato Presidente della provincia di Pesaro e Urbino.
Forse siamo noi a pretender troppo, però fa un po' strano che un amministratore di lungo corso scopra soltanto dopo un disastro come quello a cui stiamo assistendo in queste ore che gli "interventi di mitigazione" - così li chiama - non siano lavori una tantum ma vadano rinnovati periodicamente. Non serve esser laureati in geologia per capire che lo stato degli argini dei fiumi con il tempo si deteriora e che quindi, di tanto in tanto, occorre rifarli.
Lo spiazzamento di Ricci di fronte alle alluvioni che da giorni stanno mettendo in ginocchio Marche ed Emilia-Romagna è la perfetta rappresentazione della pochezza e della deresponsabilizzazione della nostra classe politica, anche - è triste doverlo ammettere - in tante amministrazioni locali.
Un classe politica così miope, totalmente schiacciata sulla sua stessa narrazione - sono piuttosto note le iniziative green di Ricci per portare Pesaro alla "neutralità climatica" - che non può far altro che mostrare tutta la propria inconsistenza quando la realtà bussa alla porta.
Giorno dopo giorno è sempre più, tragicamente, evidente: occorre voltar pagina. Per uscire da questo pantano, non soltanto metaforico, noi italiani abbiamo bisogno di una politica che torni ad assumersi le proprie responsabilità e a fare il proprio mestiere. Non possiamo star dietro a gente che rincorre una "transizione ecologica" voluta oltralpe mentre noi rischiamo di trovar allagate le nostre case ogni volta che c'è un acquazzone.
Qui c'è bisogno di fare, non certo di inseguire una neutralità climatica che serve solo a celare la propria neutralità politica. E pazienza se l'escavatore che serve per rifare gli argini dei fiumi ha un motore diesel decisamente poco green. Detto francamente: ci importa una sega.