Unisex: la negazione del dimorfismo sessuale

Un'intervista a Enrica Perucchietti a partire dal suo saggio Unisex

Un'intervista a Enrica Perucchietti a partire dal suo saggio Unisex

Giovedì 9 Febbraio 2023

Enrica è notizia di quest'estate: entro questa primavera chiuderà definitivamente in Gran Bretagna la clinica Tavistock, nella quale si effettuavano le transizioni di genere per minori.
Molti adolescenti stanno denunciando il governo inglese per esser stati manipolati e indotti a compiere la transizione di genere. Il caso ha fatto scandalo. Tu nel 2014, con il tuo saggio Unisex, ti eri occupata degli esperimenti compiuti ormai più di mezzo secolo fa da John Money, il quale interveniva chirurgicamente sui bambini mutilandone i genitali per dimostrare che la sessualità non fosse nient'altro che un "costrutto sociale". Questi terribili esperimenti sono miseramente falliti eppure questi fenomeni si stanno ripresentando: come mai?

Enrica: È sicuramente una notizia molto positiva che finalmente la Gran Bretagna stia invertendo la rotta sulla questione dei "baby trans" - gli adolescenti che hanno denunciato il fondo NHS dedicato alla Fondazione Tavistock erano giovanissimi. Il caso che ha suscitato grande clamore è stato quello di Kiera Bell, la quale ha denunciato e trascinato con successo in tribunale questa fondazione. L'episodio ha aperto un caso di revisione giudiziaria che, almeno nel suo caso specifico, dimostra come il cambio di sesso sia stato preso con superficialità, manipolando ed agevolando il disagio di una giovane ragazza che invece avrebbe dovuto essere trattato con estrema cautela, dimostrando che queste operazioni sono sottoposte ad un filtro ideologico, proprio come dicevi tu. Questa ideologia si è concretizzata decenni or sono, negli esperimenti funambolici di John Money, considerato uno dei padri del gender, il quale cercava attraverso le operazioni chirurgiche di cambio di sesso sui neonati e sui bambini di dimostrare la validità di una teoria che non aveva assolutamente nulla di scientifico. 
Il disastro degli esperimenti di Money, certificato ufficialmente dalla tragedia dei gemelli Reymar, invece di costituire la "pietra tombale" dell'ideologia gender, ha visto un revival di quella che è diventata una vera e propria moda, grazie soprattutto alla stampella dei media mainstream e del mondo dello spettacolo, volti a indottrinare i più giovani e a confonderli portandoli alla liquefazione e alla fluidità della loro identità sessuale.

Ma perché si vuole negare il dimorfismo sessuale? Qual'è lo scopo ultimo nel convincere le persone a credere che la sessualità sia un costrutto sociale e quindi modificabile?

Era la tesi fondamentale del saggio-inchiesta Unisex che quest'attacco all'identità sessuale - non all'orientamento sessuale, che è tutt'altra cosa - facesse parte del progetto di distruzione del "vecchio ordine" per creare un "nuovo ordine", abitato da cittadini che siano degli individui a-morfi (senza forma), facilmente manipolabili, plasmabili e omologabili, confusi nel profondo, perché spaesati e senza limiti, quei limiti ormai distrutti da questa società. Dobbiamo infatti ricordare che sono i limiti a determinare un'identità. Un individuo confuso, sradicato, senza una forte identità è a parer mio e di Marletta (coautore del libro), più facile da manipolare, controllare e governare. Questo caos che si sta generando negli ultimi anni, e che sta portando alla liquefazione della sessualità, soprattutto nei più giovani, secondo noi era ed è un tassello fondamentale di questo processo volto a creare una massa di cloni che pensano, agiscono e si comportano all'unisono esattamente come delle marionette.

Sui manuali di psichiatria del DMS si afferma "ufficialmente" che la disforia di genere non può essere diagnosticata prima della piena maturazione e sviluppo fisico e sessuale. Come è possibile che i governi legiferino nel senso opposto, sdoganando i bloccanti ormonali per i minori?

Perché i governi, così come la scuola e l'intera società, sono finiti, a causa del loro comportamento apatico e pusillanime, per diventare ostaggio di una ristretta minoranza che è riuscita a riscrivere le norme e le leggi, e attraverso il braccio armato dei media e dello spettacolo è riuscita a indottrinare le masse e a legittimare delle misure - da parte dei governi - raccapriccianti, che dovrebbero essere considerate crimini contro l'umanità, come il triste caso di Kiera Bell dimostra palesemente. 

Mentre in Gran Bretagna la clinica Tavistock sta appunto chiudendo, in Spagna al contrario è appena passata una legge grazie alla quale, dai 16 anni in su, i giovani spagnoli potranno recarsi presso gli uffici dell'anagrafe a cambiare genere sui documenti senza il consenso genitoriale. Dai 14 anni fino ai 16, in caso di opposizione dei genitori alla volontà del minore, lo Stato garantirà supporto legale a quest'ultimo per intraprendere il cambio di genere. Stiamo andando verso l'espropriazione della patria potestà. Si sta scadendo in una deriva totalitaria, tu quanto pensi che si possa andare avanti su questa linea da parte delle istituzioni? Forse il caso inglese dimostra che la natura non può essere contraffata e quindi questa ideologia finirà perché la gente prima o poi se ne accorgerà? Cosa pensi a riguardo?

La realtà si può contraffare, falsificare, storpiare finché la natura non viene a chiedere il conto. Siamo nell'ambito del pensiero postumanista, nel quale si ritiene che l'uomo sia solamente un "costrutto sociale" totalmente liquido, malleabile, rimodulabile e plasmabile, alla stregua di argilla fresca, arrivando a piegare le leggi biologiche. Ogni volta che si stravolge la natura e si tocca il fondo si generano, purtroppo sulla pelle degli innocenti, dei casi limite che testimoniano e certificano l'orrore di queste folli metodologie, così come fu nel caso dei gemelli Reymar. Se solo il mondo scientifico fosse stato più attento, più obiettivo, quella sarebbe dovuta essere - come dicevo prima - la "pietra tombale" delle teorie di genere. Invece così non è stato perché l'approccio con cui vengono portate avanti queste istanze è totalmente ideologico ed è supportato dalle lobby e dal potere tecno-finanziario. Questo perché c'è evidentemente la volontà da parte di una ristretta cerchia di uomini di potere di distruggere il "vecchio mondo" e rifeudalizzare la società, creando una massa di individui soli, privi di radici, di identità, di solide certezze e per questo facilmente manipolati, controllati e sfruttati dal potere. Capisci che nel momento in cui un individuo è confuso e non è più certo neanche della propria sessualità, sarà distratto dalle dinamiche politiche e sociali perché distoglierà la propria attenzione da tematiche importanti, essendo concentrato sui propri tormenti interiori.

A mio avviso questa ideologia è un'ottima arma nelle mani del potere per creare un vero e proprio scontro generazionale tra vecchie e nuove generazioni. Questo stravolgimento dei valori, questo ribaltamento della realtà credo disarmi i genitori. Come possono riuscire a spiegare ai propri figli che quella che gli offre il mondo dello spettacolo non è la realtà, ma un simulacro, una distorsione, una parodia di essa e che queste teorie sono bislacche e totalmente folli?

Bisogna essere più attenti, più presenti e cercare di tutelare di più i bambini, i ragazzi e le nuove generazioni. Sono convinta che in questi anni i bambini siano stati abbandonati, lasciati a se stessi e sono stati eccessivamente liberi di accedere a social e piattaforme digitali, i cui contenuti comportano un vero e proprio attacco alla loro psiche e rischiano di riprogrammarli nella sfera dell'intimo. Credo che il pericolo del gender sia stato fortemente sottovalutato. Mi ricordo che quando con Marletta uscimmo con questo libro ci fu grossissima difficoltà nel destare l'attenzione del mondo della scuola, ma anche degli stessi genitori e delle famiglie.
Questo pericolo è stato preso sotto gamba finché non si è presentato in tutta la sua portata e con i suoi tragici effetti. Il mio invito che faccio alle persone è quello di attivare maggiormente la coscienza critica, di informarsi, di essere soprattutto più vicini e più presenti ai propri figli, di fare attenzione ai contenuti di cui fruiscono, di spiegare a propri figli che cosa devono e possono vedere e di filtrare anche le discussioni e le argomentazioni e quel che fanno i propri figli con i loro compagni -  di fondo il ruolo dei genitori dovrebbe essere questo: orientare, senza manipolare o indottrinare i propri figli, cercando di difenderli dalle insidie del mondo esterno.

Enrica grazie come sempre di questa bella e preziosa chiaccherata.

Ma figurati grazie a te e un saluto a tutti voi di Pro Italia.

Condividi su: