Il disastro di Marcinelle

L'8 agosto del 1956, in Belgio, morirono 136 minatori italiani

L'8 agosto del 1956, in Belgio, morirono 136 minatori italiani

Martedì 8 Agosto 2023

262 morti, di cui 136 immigrati italiani. Questo è il triste bilancio della tragedia avvenuta la mattina dell'8 agosto del 1956, nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio. Un incendio sviluppatosi a seguito di un corto circuito causò il rilascio di un'enorme quantità di fumo che riempì il pozzo di Marcinelle, uccidendo quasi tutti i lavoratori presenti.

L'accaduto scosse terribilmente l'opinione pubblica italiana non solo per il numero delle vittime ma anche, e soprattutto, perché coinvolse i nostri minatori emigrati. Quest'ultimi, spesso vittime di discriminazioni, dovettero guadagnarsi da vivere a centinaia di chilometri di distanza da casa.

Nel 1946, infatti, fu firmato il "protocollo italo-belga" con cui lo stato italiano si impegnò, in cambio della fornitura di carbone, a inviare manodopera in Belgio. Ben 44.000 furono i minatori del Bel Paese impegnati negli impianti delle Fiandre e della Vallonia.

Il disastro di Marcinelle, a distanza di più di mezzo secolo, ci ricorda quell'Italia piegata dal conflitto mondiale che con immani fatiche dovette rialzarsi. Quell'Italia che, come disse Enrico Mattei, smise di considerarsi solo come patria di eterni migranti in cerca di lavoro. Perché non c'è nulla di più umiliante che dover lasciare la propria terra per trovare un futuro altrove.

Oggi stiamo assistendo a un nuovo esodo di lavoratori nostrani verso l'estero, specie tra i giovani. Non lo accetteremo mai. Nulla è scritto, nulla è inevitabile. I morti di Marcinelle ci spronano a rialzarci, ancora una volta.

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